LA CONCA

È un oggetto che non mancava mai nelle famiglie abruzzesi. Insieme a "lu maniere" (vedi dizionario: mestolo di rame che, nella foto, vediamo appeso al bordo della conca) rappresentava uno degli oggetti più usati nei nuclei familiari.
Era usata solitamente come contenitore d'acqua, ma poteva essere utilizzata anche per contenere liquidi d'altro genere. Per motivi di comodità, di solito, trovava posto accanto alla porta d'ingresso in modo che chiunque entrasse potesse usufruire dell'acqua in essa contenuta. In periodi in cui l'igiene lasciava molto a desiderare, sembra che nessuno si sconvolgesse molto del fatto che chiunque entrasse si dissetasse dal medesimo "maniere" rituffandolo poi magari nella stessa acqua della conca.
È inoltre vivissima in molti, l'immagine delle donne che tornavano dalle fontane ("Lacarielle" o "Fumbruate") recando sul capo le conche piene d'acqua con i bambini per mano senza far cadere neanche una goccia del preziosissimo liquido.