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Inizieremo la nostra breve rassegna sulla mafia e le altre criminalità organizzate, con la proiezione, assieme al regista Giuseppe Ferrara, del film del 1969 "Il Sasso in Bocca."

Si tratta di un film di denuncia sulla mafia siciliana, girato sullo stile docu-film, ricostruendo alcuni avvenimenti della storia siciliana e riprendendo anche la tesi sulla collaborazione tra mafia siciliana e mafia americana, intrecci politici e la morte di Enrico Mattei. Il film prende il nome dalla vecchia usanza mafiosa di porre un sasso nella bocca degli uomini da loro assassinati poiché sospettati di aver "aperto bocca" con le autorità preposte all'ordine pubblico, come ammonimento omertoso agli abitanti del luogo.

Di seguito due recensioni: una positiva ed una negativa.

"Politica e mafia. E un accenno di chiesa, ma appena appena per gradire. Non si può certo dire che l'esordio in regia su lunga distanza di Ferrara non sia coraggioso, nè che manchi il colpo: l'idea fa centro ed Il sasso in bocca risulta intrigante come fiction (i personaggi sono celebri, il ritmo e l'azione non mancano) ed interessante come documentario, regalando i momenti migliori proprio in questa sua parte. Proveniente dalla critica cinematografica ed autore finora solo di qualche cortometraggio, Ferrara mostra già dal suo primo lavoro il suo principale obiettivo: raccontare un'Italia (qui alla Sicilia si affianca la Little Italy newyorchese) problematica da un punto di vista 'popolare' e con una solida base di impegno civile. 6,5/10."

"Esordio di Giuseppe Ferrara. Prima o poi, un discorso sul cinema di Ferrara va fatto. È il cinema italiano più contraddittorio che possa esserci nel rapporto tra intenti e risultati. Se da una parte non si può che stimare un coraggioso autore che vuole fare luce su aspetti poco chiari della nostra Storia recente (qualche esempio: l’esperienza siciliana del Generale Dalla Chiesa, il sequestro Moro, il caso Calvi), dall’altra non si può tacere sulla superficialità, sul pressapochismo, sull’inadeguatezza delle sue messinscene. Cinema stilisticamente rozzo ed inattendibile. È da questa opera prima che si originano tutti i problemi del cinema ferrariano: tutti i pregi e tutti i difetti sono già ben ravvisabili, e le contaminazioni in campo (realtà e finzione, analisi e sintesi, documentario e fiction…) non sempre funzionano. A conti fatti, “Il sasso in bocca” manca di rigore, fors’anche di passione (ma non civile) e soprattutto di linearità. Semplicistico e complicato, artefatto e schematico, il primo opus della carriera di Ferrara risente certamente del suo sperimentalismo ardito e quasi eroico, ma non basta.

Circolo del Cinema Zero in Condotta
via Caffaro, 10

Venerdì 3 ottobre 2014
ore 20,30: aperitivo
ore 21,00: proiezione

A seguire: breve chiacchierata con il regista Giuseppe Ferrara

I primi tre minuti del film a questo link:

Francesco Castracane