IN RICORDO DI CESARE NAPOLEONI

Settembre 2009. In un fine settimana durante una delle mie trasferte a Fallo ho incontrato, al cimitero di Fallo, Giulio Catinella. Era indaffarato, insieme con un'altra persona, vicino ad una fossa comune che, all'aspetto, sembrava abbandonata da anni. Giulio mi ha pregato di attenderlo e, dopo aver congedato l'uomo con cui stava parlando mi ha spiegato il motivo della sua presenza nel cimitero: si era recato presso la tomba di Cesare Napoleoni per predisporne una lapide che ne ricordasse l'opera da lui svolta nel nostro paese.
Giulio, con molta commozione e riverenza raccontava di questo personaggio che, non chiedendo altro che la generosità della gente di Fallo, aveva affrescato la chiesa di San Giovanni Battista.
Erano tempi in cui la ricchezza era privilegio di pochi, ma tutti i nostri compaesani con molta solidarietà si erano prodigati ad ospitare a turno nelle loro case il pittore fino al compimento della sua opera.
Alla sua morte avvenuta all'età di ottanta anni le sue spoglie erano state sepolte nel cimitero di Fallo, ma con il tempo della sua tomba era rimasto soltanto un vecchio cippo sormontato da una croce arrugginita.
Nella sua generosità Giulio, a sue spese, ha voluto ridare prestigio all'artista e consentire a tutti i fallesi di ricordarlo, facendo erigere una lapide in sua memoria nel luogo dove egli riposa.
Sono sicuro di interpretare la volontà di tutti i fallesi ringraziando Giulio Catinella per il suo gesto d'affetto per Cesare Napoleoni e per il nostro paese.

 
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