LA TIFA
Forse non tutti sanno che questa pianta è nell'elenco delle specie protette perché in via d'estinzione.
Probabilmente tale particolarità non era conosciuta neppure da tutti coloro (soprattutto ragazzi) che, con la scusa di utilizzarla come pianta d'arredamento, ne hanno fatto scempio nei tempi passati.
Facile da trovare nelle zone paludose, "La Mazzacocche" (questo il suo nome dialettale), era spesso oggetto di vere e proprie "mostre" da parte di coloro che la raccoglievano.
Nella maggior parte dei casi le più grandi, proprio perché più mature, erano le prime a divenire inutilizzabili perché si aprivano spandendo in giro i loro semi con sommo rammarico sia da parte di chi le aveva raccolte sia di chi doveva poi pulire il tutto.
Un posto molto ricco di queste piante era quello definito comunemente come "La Frane" (La Frana) situato lungo la vecchia strada rotabile che conduceva verso Civitaluparella.
Alcuni contadini avevano la "fortuna" di avere una piantagione di tife proprio nel proprio campo e questo era per loro motivo di vanto sia per una questione puramente estetica sia perché le sue foglie erano utilizzabili oltre che come legacci, anche per impagliare le sedie.
I comuni mortali, e neanche tutti, avevano spesso nel loro campo un comunissimo canneto da cui si potevano raccogliere i sostegni per le piante evitando così di dover andare "a fà li palucce pi l'uorte" (a fare i paletti per l'orto). Oltre a ciò le canne erano spesso usate per costruire le cosiddette "pagliarelle" (piccoli pagliai), minuscole costruzioni molto simili alle tende dei pellirosse, utilizzate essenzialmente per riporre gli utensili e gli indumenti da lavoro, ma non di rado, in caso di necessità, per ripararsi dal sole o dalla pioggia.

Tifa

(Typha latifolia)

Famiglia: Typhaceae

 

Distribuzione e habitat: Specie cosmopolita abbastanza frequente nelle acque basse e fangose degli stagni e nelle anse dei fossi e dei fiumi.

Caratteristiche: Pianta perenne, erbacea, a lungo rizoma ramificato, alta fino a tre metri. Tollera sommersioni continue e prolungate, condizioni ridotte del suolo, e salinità moderata. Se c'è un apporto di nutrienti e acqua dolce, la tifa a foglie strette diventa una specie invasiva sia delle zone umide salmastre che di quelle dolci. Fiorisce tra Giugno e Luglio.
  • Foglie: Lineari, strette (larghe 1,5 cm) spesso più lunghe dei fusti eretti, guainanti, sommerse per metà o per un terzo.
  • Fiori: Infiorescenze affusolate e sovrapposte le une alle altre, lunghe da 10 a 30 cm e quasi contigue. La spiga superiore è formata da fiori maschili, quella inferiore, formata da fiori femminili, è compatta, di color bruno nerastro e persistente a lungo.
Utilizzo da parte dell'uomo: Non ha usi medicinali, è però ricercata perché le sue foglie servono per confezionare stuoie e per impagliare fiaschi o damigiane.
 
Cenni storici. Nella tradizione popolare e in molte opere di pittura è indicata come lo scettro posto dai soldati romani nelle mani del Cristo al momento della sua condanna da parte di Pilato.

 

 
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