IL SORBO
Se non fosse per la tenacia con la quale, seppure in forma selvatica, ancora appare sporadicamente in alcuni terreni abbandonati, diremmo che questa pianta è del tutto scomparsa dalle nostre campagne.
Pur avendo un legno decisamente pregiato (impiegato persino nella costruzione di flauti), dalle nostre parti era sostanzialmente apprezzata per i frutti che, maturando in autunno, costituivano una sorta di "genere di conforto" di cui cibarsi durante il lungo periodo invernale così avaro di prodotti della terra.
Venivano colti assai prima della maturazione (probabilmente anche per evitare che altri se ne appropriassero indebitamente) e conservati in luoghi asciutti affinché diventassero zuccherini appassendo gradatamente: condizione essenziale, questa, perché potessero essere consumati senza rimanere disgustati dal terribile sapore del frutto allo stato acerbo. Un sapore così sgradevole da solleticare la fantasia di molti nel concepire epiteti e modi di dire diventati ormai proverbiali nell'idioma dialettale della nostra zona. Fra i più ricorrenti, potremmo citare "Mi pozze agliotte 'sti sciòreve, i'!?" ("Posso mai ingoiare queste sorbe, io !?") usato per rappresentare un personale disagio nel dover ingoiare i bocconi amari di una cattiva sorte.
Altrettanto "colorita" è l'espressione "Culle è gnè nu sciuòreve !" (quel tipo è come una sorba) usata per definire una persona indigesta e difficile da trattare o sopportare. In ambedue le espressioni è evidente il sottinteso riferimento al frutto ancora acerbo e disgustoso.
 

Sorbo degli uccellatori

Famiglia: Rosacee

Genere: Sorbus

Specie: aucuparia

Distribuzione e habitat: La sua area di distribuzione si estende in Europa ed Asia occidentale.

In Italia è presente in tutte le regioni, ad eccezione della Sardegna, ed è caratteristica la sua presenza nei boschi montani.

Caratteristiche: Il SORBO degli UCCELLATORI è un albero alto fino a 10-20 m, con chioma ovale e fusto breve. La corteccia è grigio-chiara e liscia nelle piante giovani, in seguito, nelle piante adulte, diventa scura e si fessura. Fiorisce da Maggio a Giugno.

  • Foglie: Sono alterne, caduche, composte da 9-15 foglioline prive di picciolo, imparipennate. Le foglioline hanno la lamina di forma lanceolate ed il margine seghettato;
  • Fiori: Sono riuniti in infiorescenze a forma di "ombrelli" eretti costituiti da petali di colore bianco;
  • Frutti: Il frutto è un pomo, simile a una piccola mela, di colore rosso-scarlatto a maturità che contiene generalmente 3 semi. I frutti formano infruttescenze a forma di "grappolo".

Utilizzo da parte dell'uomo: Il suo legno essendo pregiato viene usato per lavori di ebanisteria, tornitura, intaglio, nella costruzione di strumenti musicali (flauti) e nell'industria del mobile. E' una specie di primaria importanza per la fauna in quanto i suoi frutti sono molto appetiti dagli uccelli. Alcune varietà sono di rilevante interesse ornamentale per il colore del fogliame e dei frutti nel periodo autunnale.

 

 
 
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