IL MUSCHIO
 
Nelle campagne che circondano il nostro paese e soprattutto nel loro sottobosco è facilissimo trovare spessi strati di muschio che ricoprono i massi.
Nonostante il senso di freschezza che questa pianta c'ispira, spesso essa è ignorata forse proprio perché così facile da trovare. Questo avviene ora così come avveniva molti anni fa quando il muschio, ignorato per quasi tutto l'anno, era poi valorizzato nel periodo che precedeva il Natale perché utilizzato per l'allestimento del presepe sia in casa che nella chiesa di San Giovanni Battista.
Per la sua particolarità di crescere sui massi il muschio viene chiamato, nella forma dialettale, "lane di prete" (lana delle pietre) e certamente nessun nome può essere più appropriato.
La ricerca della borracina doveva avvenire, ovviamente, per tempo sia per evitare che non ne restasse più (nonostante ognuno avesse il proprio "cuzze"), sia perché in caso di neve, che allora cadeva molto più abbondante di ora, era in pratica impossibile raccoglierlo.
Il muschio raccolto in anticipo era conservato gelosamente nel fresco delle cantine fino al giorno del suo utilizzo, quando cioè veniva allestito il presepe.
Ora in commercio esistono i muschi sintetici sempre più somiglianti a quelli naturali, riutilizzabili ogni anno, facili da disporre ed a portata di tutte le tasche, ma "la lane di prete" dava senz'altro all'allestimento del presepe quel tocco di folclore e di tradizione che ormai va scomparendo.
 
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