Rosato, come é diventato |
un uomo-Ferrari? |
"Avevo 19 anni, era il '91, |
mi trovavo a Montreal dove i |
miei genitori si erano trasfe- |
riti da Fallo. Studiavo archi- |
tettura e nei week-end davo |
una mano a un albergo citta- |
dino dove c'era un mio ami- |
co cuoco che in occasione del |
Gp del Canada andava a inte- |
grare lo staff ferrarista. Quel- |
l'anno ebbe un singolare inci- |
dente con una bombola di |
gas, e mi chiese di andare al |
suo posto. Così ebbi modo di |
conoscere i responsabili e do- |
po qualche anno mi presero |
a titolo definitivo. La Ferrari |
é il mio amore. Adesso mi oc- |
cupo di sicurezza e logistica |
e mi prendo grandi soddisfa- |
zioni: con gli ultimi sono sei |
titoli piloti e sette mondiali |
costruttori" |
Tutti con Schumi, tranne |
l'ultimo con Raikkonen. |
Quanto sono diversi i due |
visti da dentro? |
"Un aspetto comune é che |
all'esterno possono apparire |
un po' scontrosi e distaccati, |
in realtà sono tutte persone |
socievolissime, ma con que- |
sto tipo di lavoro non c'é trop- |
po da concedere ai convene- |
voli. Michael sul lavoro era |
davvero un tedesco, e pur |
nella sua timidezza aveva la |
capacità di aprirsi. Kimi, in- |
vece, non ha la stessa facilità |
di approccio, però lui sa con- |
quistarti in altra
maniera. |
Tra noi la sintonia é esplosa |
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per un paio di sfide a hockey |
su ghiaccio. Massa é simpatí- |
cissímo. Conosco bene anche |
Alonso ed Hamilton, sono tut- |
ti bravi ragazzi e se tra loro |
si scatena la concorrenza é |
solo per la inevitabile legge |
dello sport". |
Qual é l'aneddoto più gu- |
stoso da setacciare nella |
sua esperienza ferrarista? |
"Una volta ho rischiato l'ar- |
resto a causa di Michael. Era |
il '95, dovevo accompagnarlo |
da Maranello all'aeroporto di |
Bologna. Naturalmente si mi- |
se lui al volante, era una Fiat |
Coupè 24 valvole. Guidò co- |
me un pazzo in autostrada, |
sembrava quasi che lottasse |
per una gara. Arrivammo al |
casello, sbagliò l'ingresso del |
Telepass. Frenata e retromar- |
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cia sgommando, poi via per |
la statale con una pattuglia |
della Finanza che ci prese la |
targa. Poi, a quasi 200 all'ora, |
passò davanti a una macchi- |
na della polizia ferma. Arri- |
vati a destinazione presi io la |
macchina per tornare
indie- |
tro e dopo pochi metri mi cir- |
condarono delle pattuglie, |
che erano in stato di allerta. |
Non avevo la patente italiana |
e avevo dimenticato il passa- |
porto, dissi che avevo accom- |
pagnato Schumacher e uno |
di loro mi rispose che lui era |
Babbo Natale. Solo dopo una |
lunghissima serie di verifi- |
che e controlli incrociati mi |
lasciarono andare, ma me la |
sono vista brutta". |
Si racconta dl cene panta- |
grueliche con i suoi amici |
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quando torna in vacanza a |
Fallo. |
"Eh sì, tutto vero. Andia- |
mo a "La Vecchia Casetta" a |
Montenero Domo e al bar "Il |
Massimo", per uscire in buo- |
ne condizioni dal ristorante |
ci vuole." il fisico.
Spesso |
vengono anche Jarno Trulli, |
il suo manager Lucio Cavuto |
e il presidente del fan club, |
Ezio Salemme, grandi amici |
e persone speciali". |
Si parla anche di sipariet- |
ti in dialetto abruzzese tra |
lei e Trulli sulle piste di |
tutto il mondo. |
"Succede quando ci viene |
troppa nostalgia delle "pallot- |
te cace e ove", cioè spesso.
A |
parte questo, con Jarno sto |
che é un piacere perché é un |
uomo eccezionale e un pilota |
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mostruoso. Forse i non addet- |
ti ai lavori non si rendono |
conto, ma il fatto che lui rie- |
sca spesso a inserirsi tra i |
primi dieci con una macchi- |
na (la Toyota, ndc) non molto |
competitiva é davvero un mi- |
racolo. Gli auguro tutto
il be- |
ne di questo mondo, se riu- |
scisse a vincere un mondiale |
sarei felice come quando lo |
vince la mia Ferrari". |
A proposito di ferraristi, |
quanto vi ha segnato la |
spy-story? |
"E' stata una cosa mortifi- |
cante per tutta la gente one- |
sta che lavora con impegno e |
dedizione in Formula Uno. |
Comunque preferisco evitare |
l'argomento". |
Per concludere, quanto |
si sente felice? |
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"Tantissimo. Ho la fortuna |
di fare un lavoro che amo in |
un ambiente che amo. Certo, |
sono fuori 120 giorni all'an- |
no, l'aereo é la mia seconda |
casa dal momento che a volte |
ci passo 16, 17 ore di seguito, |
però la mia é una scelta
con- |
sapevole. In ogni caso sono |
orgoglioso delle mie origini, |
convivo con una ragazza |
abruzzese, penso sempre alla |
mia regione e vorrei che lo |
sapessero tutti. Tra l'altro in |
questi giorni sto per rientra- |
re dopo í festeggiamenti di |
Maranello e ho avvisato tutti |
i miei amici che stanno già |
preparando... lo stomaco". |
Giancarlo Febbo |
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